Il Vulnerability Assessment (VA) è una procedura tecnica che consente di individuare le debolezze presenti in sistemi, reti e applicazioni. L’obiettivo è chiaro: rilevare tempestivamente le vulnerabilità prima che possano essere sfruttate da un attaccante. In questo articolo analizziamo cosa comporta eseguire un VA, quali strumenti utilizzare, e perché è una pratica fondamentale anche per realtà di piccole e medie dimensioni.
Il Vulnerability Assessment è un processo strutturato che ha lo scopo di individuare e analizzare le debolezze presenti all’interno di infrastrutture digitali: server, reti, dispositivi, sistemi operativi, applicazioni web o software aziendali. Si tratta di un’operazione di tipo diagnostico che permette di comprendere quanto un sistema sia esposto a minacce conosciute e sfruttabili.
Le vulnerabilità possono derivare da fattori molto diversi tra loro:
A differenza di un penetration test (che simula un attacco), il VA ha un approccio più ampio e sistematico, volto a mappare l’intero perimetro informatico per identificare tutti i punti deboli noti, anche quelli che al momento non sono direttamente sfruttati.
Per stabilire quanto una vulnerabilità sia pericolosa, si utilizza uno standard internazionale noto come CVSS – Common Vulnerability Scoring System, che assegna un punteggio da 0 a 10 in base a vari fattori (complessità dell’attacco, impatto su riservatezza, integrità, disponibilità, ecc.). Le vulnerabilità vengono così classificate:
Un altro strumento fondamentale nella gestione del rischio è il CVE – Common Vulnerabilities and Exposures, un catalogo pubblico in cui ogni vulnerabilità conosciuta viene registrata con un identificatore univoco (es. CVE-2023-12345), descritta nel dettaglio e resa accessibile per la consultazione e la mitigazione.
L’uso combinato di CVE e CVSS consente alle aziende di avere non solo l’elenco delle vulnerabilità presenti nei propri sistemi, ma anche una prioritizzazione basata sul rischio, indispensabile per pianificare le attività di correzione.
Un Vulnerability Assessment (VA) consente di identificare le vulnerabilità prima che possano essere sfruttate da attaccanti. È uno strumento essenziale di prevenzione, che permette di correggere le debolezze di un sistema prima che si traducano in violazioni reali. Le minacce informatiche non aspettano: più tempo una vulnerabilità resta aperta, maggiori sono le probabilità che venga scoperta e utilizzata per compromettere dati o sistemi.
Condurre regolarmente un VA significa:
Oggi, anche molte assicurazioni cyber richiedono che venga effettuato un VA periodico come condizione per attivare o mantenere una polizza. In mancanza di questa attività, il rischio è che una copertura assicurativa venga ridotta, sospesa o addirittura rifiutata in caso di sinistro.
C’è un falso mito secondo cui solo le grandi aziende sarebbero un obiettivo interessante per gli hacker. In realtà, le PMI sono tra i bersagli preferiti, proprio perché spesso meno strutturate, con difese più deboli e personale non formato sui rischi digitali.
Un attacco riuscito può mettere in ginocchio un piccolo business. Per questo, il VA è particolarmente importante anche per le imprese con risorse limitate:
Un Vulnerability Assessment, quindi, non è un costo: è un investimento che consente alle PMI di crescere in modo sicuro, proteggendo il proprio patrimonio digitale con strumenti professionali ma accessibili.
Un VA si sviluppa generalmente in quattro fasi:
Il processo può essere svolto internamente o affidato a provider esterni specializzati, spesso dotati di strumenti più avanzati e aggiornati.
È comune che Vulnerability Assessment (VA) e Penetration Test vengano confusi o considerati equivalenti, ma in realtà sono due attività ben distinte, complementari, e ciascuna risponde a obiettivi specifici nella strategia di sicurezza informatica.
Il Vulnerability Assessment ha lo scopo di identificare le vulnerabilità presenti nei sistemi informatici. Si tratta di un processo automatizzato, eseguito con strumenti di scansione che confrontano i dispositivi e le applicazioni con database aggiornati di minacce note. È un’attività ricorrente, utile per mantenere una panoramica aggiornata dello stato di sicurezza della rete. Non comporta rischi operativi, perché si limita all’analisi, senza tentare exploit.
Il Penetration Test, invece, è una simulazione controllata di un attacco informatico reale. Viene eseguito manualmente o in modo assistito da strumenti, da specialisti chiamati ethical hacker, che tentano attivamente di violare i sistemi. Serve per testare l’efficacia delle difese in condizioni realistiche. Si svolge in modo occasionale, ad esempio dopo cambiamenti infrastrutturali o per verificare la tenuta della sicurezza. A differenza del VA, può comportare un minimo rischio per l’operatività, motivo per cui viene eseguito con estrema cautela e in ambienti controllati.
In sintesi:
Entrambi sono strumenti fondamentali per conoscere e migliorare la propria postura di sicurezza. Idealmente, dovrebbero essere utilizzati in combinazione: il VA come attività periodica e il Pen Test come verifica puntuale in scenari critici.
Un Vulnerability Assessment dovrebbe essere eseguito:
Una pianificazione regolare consente di intercettare problemi prima che diventino gravi.
Ecco alcuni strumenti diffusi e affidabili:
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Uno degli aspetti più utili del Vulnerability Assessment è la capacità di mettere in luce problemi nascosti o sottovalutati che espongono l’organizzazione a rischi concreti. Molte minacce informatiche non derivano da attacchi sofisticati, ma da errori comuni e facilmente evitabili.
Ecco alcune delle vulnerabilità più frequenti che un VA è in grado di individuare:
Questi elementi, spesso considerati dettagli tecnici trascurabili, rappresentano invece la principale via d’ingresso per gli attacchi informatici, specialmente nelle PMI. Individuarli e risolverli significa chiudere la porta in faccia a molti attaccanti prima ancora che possano tentare di entrare.
Investire in un VA significa aumentare la resilienza informatica.
Una volta ottenuto il report, è essenziale passare subito all’azione. Priorità alle vulnerabilità critiche, aggiornamenti e patch, correzione delle configurazioni errate e revisione delle policy di accesso. Infine, ripeti il VA per verificare l’efficacia degli interventi. Deve diventare un’attività ricorrente nella tua strategia di sicurezza.
Il Vulnerability Assessment è la base per una strategia di sicurezza efficace. Non è costoso, non è complicato, ma è essenziale.
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