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Phishing: Consigli, Esempi e Guida Completa per Difendersi

5 min.

Difendere i propri dati online è possibile, basta sapere come

Il phishing è una delle truffe digitali più diffuse e subdole: inganna gli utenti facendo leva sulle loro emozioni, per sottrarre dati personali, credenziali bancarie o documenti d’identità. Sebbene se ne parli da anni, gli attacchi phishing continuano a mietere vittime, anche tra utenti esperti. Questo accade perché si evolvono, si adattano ai nuovi canali (email, social, SMS) e sfruttano ogni piccolo errore di distrazione.

Conoscere il phishing è il primo passo per imparare a riconoscerlo ed evitarlo. In questa guida completa ti spieghiamo cosa c’è dietro a questi attacchi, come agiscono i truffatori, e soprattutto cosa puoi fare per difenderti.

 

    Cos’è il phishing e perché è così pericoloso?

    Il termine “phishing” deriva da “fishing” (pescare): il cybercriminale lancia l’esca sperando che qualcuno abbocchi. L’esca, in questo caso, è un messaggio ingannevole, spesso via email, SMS o social, che simula la comunicazione di un ente fidato (come banche, istituzioni pubbliche, aziende).

    Il messaggio contiene solitamente un link che conduce a una pagina clone, graficamente identica a quella reale, in cui viene chiesto di inserire credenziali o dati personali. Una volta immessi, i dati finiscono nelle mani del truffatore. In alcuni casi, il solo clic può scaricare malware o trojan nel dispositivo.

     

    Come riconoscere un tentativo di phishing?

    1. Il mittente non è chi dice di essere

    Verifica sempre l’indirizzo email del mittente. Spesso appare simile a quello originale, ma contiene modifiche minime (ad esempio [email protected] invece di [email protected]).

     

    2. Toni allarmistici o fretta di agire

    Frasi come “Il tuo account verrà sospeso in 24 ore” sono tipiche. Servono a mettere pressione e spingerti ad agire senza pensare.

     

    3. Link sospetti o nascosti

    Passa il mouse sopra il link per vedere l’indirizzo reale. Se noti domini strani o lunghi con sottodomini non riconoscibili, non cliccare.

     

    4. Richieste di dati sensibili via email

    Nessuna azienda seria chiederà mai password, PIN o dati bancari via email. Se accade, è una truffa.

     

    5. Errori grammaticali o traduzioni approssimative

    I messaggi di phishing contengono spesso frasi sgrammaticate o costruite male. Un segnale chiaro di messaggi non ufficiali.

     

    Phishing via email, SMS e social

    Il canale preferito resta l’email, ma oggi il phishing si è evoluto. Attacchi sofisticati arrivano anche via SMS (smishing) e social network, attraverso messaggi diretti o commenti. La tecnica resta la stessa: inganno psicologico, riproduzione fedele del sito o del messaggio reale, furto di dati.

    Secondo i dati Kaspersky, già nel 2018 Facebook risultava tra i primi target del phishing. Oggi si aggiungono LinkedIn, Instagram e WhatsApp, con attacchi sempre più personalizzati.

     

    Spear phishing: il bersaglio sei proprio tu

    Lo spear phishing è una variante mirata del phishing. Invece di inviare migliaia di email generiche, i truffatori scelgono un target preciso (un’azienda o un individuo) e costruiscono un messaggio su misura.

    L’attacco è più sofisticato perché il messaggio sembra autentico, spesso usando informazioni raccolte da fonti pubbliche (LinkedIn, sito aziendale, social). Gli obiettivi? Rubare denaro, accedere a informazioni riservate, o infettare i sistemi.

     

    Esempi reali di phishing da conoscere

    • Netflix (2017): email con oggetto “Problemi con i dati di fatturazione”, con link per aggiornare il metodo di pagamento. Pagina fake identica all’originale. Risultato: dati rubati e carte clonate.

    • Il nobile nigeriano: la truffa più famosa. Un erede (inesistente) chiede aiuto per sbloccare milioni di euro, promettendo una ricompensa. In realtà chiede un “anticipo” e poi sparisce.

    • PayPal alert: email generiche che annunciano violazioni dell’account e invitano a modificare la password. I link rimandano a siti falsi. PayPal chiarisce che nei suoi messaggi ufficiali usa sempre nome e cognome dell’utente, mai generici “Gentile cliente”.

    • Green Pass clonato (2022): email falsa dal Ministero della Salute che invita a verificare l’identità per evitare la disattivazione del certificato verde. Il sito era un clone perfetto del portale ufficiale.
     

    Guida pratica: come difendersi dal phishing

    Controlla sempre mittente e link
    Mai cliccare direttamente: se devi accedere a un servizio, fallo digitando l’indirizzo nella barra del browser.

    Evita reti Wi-Fi pubbliche non protette
    I criminali possono intercettare il traffico e reindirizzarti a siti fake. Se devi usare una rete pubblica, proteggiti con una VPN.

    Verifica il protocollo HTTPS e il dominio
    Un sito sicuro inizia sempre con HTTPS. Attenzione anche al dominio: piccolo cambiamenti possono nascondere cloni pericolosi.

    Non fornire mai dati sensibili su richiesta via email
    Se ti chiedono PIN, numeri di carta o password, è quasi certamente phishing.

    Usa autenticazione a due fattori (2FA)
    Anche se rubano le credenziali, non potranno accedere senza il secondo livello di verifica.

    Installa un antivirus aggiornato e tieni d’occhio i messaggi di sistema
    Molti strumenti di sicurezza oggi rilevano e bloccano tentativi di phishing anche in tempo reale.

    Metti in sicurezza il Tuo dispositivo con QuickHeal Antivirus

    Cosa fare se sei vittima di phishing?

    Se ti accorgi di aver inserito i tuoi dati su un sito fake:

    1. Cambia immediatamente le password di tutti gli account coinvolti.
    2. Contatta la banca o il servizio interessato per bloccare eventuali transazioni.
    3. Segnala il caso alla Polizia Postale: puoi farlo anche online attraverso www.commissariatodips.it
    4. Avvisa i tuoi contatti: se il tuo account è stato compromesso, potrebbe essere usato per truffare anche loro.

    Se invece hai ricevuto un tentativo ma non sei caduto nella trappola, puoi comunque contribuire segnalando il messaggio per aiutare altri a non cascarci.

     

    Proteggersi oggi è un dovere digitale

    Il phishing non è solo una questione tecnica: è una truffa che sfrutta l’emotività, l’urgenza e l’ingenuità. La consapevolezza è la nostra prima difesa.

    Vuoi sapere quanto è sicuro il tuo sito? Prova il nostro Test di Sicurezza su SitoWebSicuro.com e verifica se il tuo sito è vulnerabile a questo tipo di attacchi.

    Proteggere sé stessi e i propri dati è il primo passo per navigare con serenità e consapevolezza.

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