Il continente europeo è alle prese con una vera e propria ondata di cyberattacchi senza precedenti. Secondo il report pubblicato da Check Point Research per il secondo trimestre del 2025, le organizzazioni europee subiscono in media 1.669 attacchi informatici a settimana: uno ogni tre minuti. Un dato allarmante che segna un aumento del 143% rispetto a quattro anni fa e del 22% solo nell’ultimo anno, a conferma di una pressione crescente da parte delle cyber gang internazionali.
Il settore dell’istruzione è attualmente il più bersagliato, con una media di 4.388 attacchi a settimana, in aumento del 31% rispetto al 2024. Le scuole e le università rappresentano un bersaglio ideale per i criminali informatici: da un lato, gestiscono grandi volumi di dati sensibili su studenti e docenti, dall’altro soffrono spesso di scarse risorse per la cybersicurezza.
Subito dopo troviamo le istituzioni governative (2.632 attacchi settimanali) e le telecomunicazioni (2.612), settori strategici per la gestione dei dati e delle infrastrutture nazionali, e dunque sempre più sotto pressione.
Dietro l’escalation c’è soprattutto la spinta di gruppi criminali motivati dal profitto, che sfruttano il ransomware per estorcere denaro a organizzazioni vulnerabili. I settori più colpiti da questo tipo di attacco sono i servizi alle imprese (10,7%), la manifattura (9,8%), l’edilizia e ingegneria (9,5%), il settore sanitario (7,8%) e quello dei beni di consumo (7,6%).
Secondo gli esperti, gli aggressori scelgono obiettivi con infrastrutture critiche, accesso a dati sensibili e una bassa resilienza ai blocchi operativi, rendendoli più propensi a pagare il riscatto.
Se da un lato l’Europa registra il tasso di crescita più alto degli attacchi (+22% su base annua), il Nord America resta l’obiettivo preferito per le operazioni più distruttive, in particolare i ransomware. Oltre il 53% di tutti gli incidenti ransomware globali si concentra su aziende nordamericane, contro il 25% in Europa e l’11% in Asia.
Nel frattempo, l’Africa si conferma il continente più colpito in termini assoluti, con una media di 3.365 attacchi a settimana, seguita dall’Asia-Pacifico con 2.874.
Secondo gli analisti di Check Point, l’attuale volume di attacchi non è destinato a calare. Al contrario, il cybercrime sta affinando strumenti e tattiche per colpire in modo più rapido e silenzioso. Per le aziende, non basta più reagire agli incidenti: servono strategie di difesa multilivello, monitoraggio continuo degli asset digitali e formazione costante del personale.
Investire in cybersicurezza oggi significa proteggere il valore stesso dell’organizzazione. Chi resta indietro, sarà il prossimo bersaglio.
Fonti di riferimento:
Check Point Research – Q2 2025 Global Threat Intelligence Report
https://research.checkpoint.com
Security Affairs – Cyber Attacks Soar in Europe in 2025
https://securityaffairs.com/160548/hacking/checkpoint-cyber-attacks-2025.html
BleepingComputer – Weekly cyberattacks reach record highs
https://www.bleepingcomputer.com/news/security/cyberattacks-2025-europe-trends/
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