Le API, o Application Programming Interface, sono diventate l’infrastruttura silenziosa che collega servizi, applicazioni e dispositivi, rendendo possibile l’interazione tra software diversi. Dietro ogni login social, app mobile, piattaforma e-commerce o strumento cloud si nasconde un sistema di API che dialogano tra loro. Ma proprio per la loro natura esposta, le API rappresentano un bersaglio privilegiato per gli attacchi informatici.
L’API security è l’insieme di pratiche e tecnologie pensate per garantire che le API non diventino un punto debole della catena digitale. Si tratta di un elemento fondamentale per la sicurezza informatica moderna e per la protezione dei dati aziendali.
Le API espongono dati e funzionalità a utenti esterni o altri sistemi. Questo le rende indispensabili, ma anche rischiose. Se mal configurate o protette in modo superficiale, possono permettere l’accesso non autorizzato a database, servizi o intere infrastrutture.
Con l’espansione del cloud computing, dell’Internet of Things (IoT) e dei microservizi, le API sono diventate centrali in ogni architettura software. Ogni punto di interconnessione è anche un potenziale vettore d’attacco.
Tra i rischi più frequenti troviamo:
1. Autenticazioni deboli o inesistenti
Sistemi API che non verificano correttamente l’identità dell’utente possono essere facilmente violati da attori malevoli.
2. Intercettazioni e attacchi Man-in-the-Middle
Se la trasmissione dei dati non è cifrata, le informazioni sensibili (come password o dati bancari) possono essere intercettate e modificate.
3. Injection e script dannosi
Richieste API manipolate con comandi malevoli possono sfruttare vulnerabilità per accedere, modificare o distruggere dati.
4. Configurazioni errate
Permessi troppo ampi, header HTTP mal gestiti o policy CORS permissive possono aprire porte inaspettate agli aggressori.
5. Attacchi DDoS o brute force
Un uso eccessivo e non controllato delle API può portare a rallentamenti o al blocco completo dei servizi.
1. Autenticazione e autorizzazione robuste
Implementa protocolli sicuri come OAuth 2.0, chiavi API o JWT per garantire che solo gli utenti autorizzati possano accedere. Limita i permessi tramite accessi basati sui ruoli.
2. Crittografia dei dati
Utilizza HTTPS/TLS per cifrare le comunicazioni e impedire che vengano intercettate. Ogni interazione deve avvenire su connessioni sicure.
3. Validazione degli input
Assicurati che i dati inviati rispettino formati predefiniti e rifiuta tutto ciò che non corrisponde. Così si evitano attacchi XSS o SQL Injection.
4. Limiti di traffico (Rate Limiting)
Imponi un limite alle richieste che ogni utente o IP può effettuare in un dato intervallo di tempo. Questo mitiga tentativi di attacco DDoS o abuso dell’interfaccia.
5. API Gateway
Usa un gateway per centralizzare il controllo delle API. Questo consente di gestire accessi, monitoraggio, crittografia, caching e molto altro.
6. Monitoraggio e logging costante
Registra e analizza ogni richiesta alle API. I log possono essere cruciali per individuare violazioni e rispondere rapidamente.
7. Gestione degli errori intelligente
Evita di restituire messaggi d’errore troppo dettagliati che potrebbero rivelare informazioni utili agli hacker. Usa codici standard HTTP.
8. Aggiornamenti regolari e controllo delle versioni
Mantieni sempre aggiornate le API e spingi gli utenti a migrare verso le versioni più recenti, deprecando gradualmente quelle obsolete.
9. Segui le linee guida OWASP
Consulta l’OWASP API Security Top 10 per conoscere le vulnerabilità più diffuse e le misure più efficaci per contrastarle.
Nel 2022, un’API non protetta ha esposto i dati personali di quasi 10 milioni di clienti della compagnia australiana Optus. Bastò una richiesta HTTP non autenticata per accedere a informazioni riservate come numeri di patente e passaporti. L’incidente ha avuto un impatto devastante, sia in termini economici che reputazionali, dimostrando quanto la sicurezza delle API non sia un lusso, ma una necessità.
Le API sono alla base della comunicazione digitale moderna. Proteggerle significa salvaguardare non solo la propria infrastruttura IT, ma anche la fiducia dei propri utenti. Investire nella API security è un passo essenziale per chi gestisce un sito web, un’app o una piattaforma online.
Anche le PMI possono adottare soluzioni efficaci con strumenti accessibili. Il primo passo? Analizzare il proprio sito e individuare possibili vulnerabilità.
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Perché prevenire è meglio che curare. Anche (e soprattutto) nel digitale.
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