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Sistemi di Endpoint Detection and Response (EDR)

5 min.

Proteggere i dispositivi per difendere l’intera rete

Nell’attuale scenario digitale, dove il perimetro aziendale si estende ben oltre le mura dell’ufficio e il lavoro da remoto è ormai la norma, difendere ogni singolo dispositivo (endpoint) diventa una priorità. I sistemi di Endpoint Detection and Response (EDR) nascono per rispondere a questa esigenza: identificare tempestivamente le minacce, analizzarle e agire in modo rapido per contenerle.

In questo articolo scopriremo cos’è un sistema EDR, come funziona, quali vantaggi offre e perché rappresenta uno strumento fondamentale nella strategia di cybersicurezza per aziende di ogni dimensione.

 

    Cos’è un sistema EDR?

    L’EDR è una soluzione evoluta che va ben oltre il tradizionale antivirus. Si tratta di una piattaforma progettata per monitorare costantemente i dispositivi aziendali, rilevare attività sospette o malevole, correlare eventi tra più endpoint e fornire strumenti per analizzare e rispondere rapidamente alle minacce.

    A differenza degli antivirus tradizionali, che si basano su firme per identificare i malware già conosciuti, gli EDR utilizzano analisi comportamentali, machine learning e tecniche proattive per individuare attacchi sconosciuti (come quelli “zero-day”) anche in assenza di una firma.

     

    Perché l’antivirus non basta più

    Gli antivirus svolgono ancora una funzione essenziale, ma presentano dei limiti strutturali:

    • Richiedono aggiornamenti costanti delle firme.
    • Possono essere aggirati da malware modificati ad hoc.
    • Non sono in grado di ricostruire l’intero comportamento di un attacco.
    • Non permettono un intervento centralizzato su più dispositivi.

    Gli EDR colmano queste lacune offrendo una visibilità più profonda e strumenti reattivi in tempo reale.

     

    Come funziona un sistema EDR

    Un EDR monitora continuamente gli endpoint (PC, laptop, server, dispositivi mobili), raccogliendo dati su processi, file, connessioni di rete, accessi e altre attività. Questi dati vengono analizzati in tempo reale alla ricerca di comportamenti anomali che potrebbero indicare un attacco.

     

    Le principali funzioni di un EDR

    1. Monitoraggio continuo: ogni attività sospetta viene registrata e conservata per successive analisi forensi.
    2. Analisi comportamentale: l’EDR identifica pattern di comportamento inusuali, anche se il file incriminato non è ancora noto come malware.
    3. Correlazione degli eventi: collega gli eventi tra più dispositivi per individuare eventuali attacchi coordinati.
    4. Risposta automatizzata: può isolare un dispositivo, bloccare un processo o mettere in quarantena un file sospetto.
    5. Analisi forense: consente agli analisti di ricostruire la catena di eventi che ha portato a un’infezione o tentativo di attacco.

     

    I vantaggi dell’EDR per le aziende

    L’adozione di un sistema EDR porta con sé diversi benefici concreti:

    • Maggiore protezione contro minacce avanzate e attacchi mirati.
    • Riduzione del tempo di rilevamento e risposta (MTTD e MTTR).
    • Maggiore visibilità su tutta l’infrastruttura IT, anche in scenari di smart working.
    • Possibilità di agire da remoto sui dispositivi infetti, anche fuori dalla rete aziendale.
    • Supporto per il rispetto delle normative sulla protezione dei dati (es. GDPR).
     

    Funzionalità avanzate: oltre la semplice rilevazione

    I sistemi EDR più evoluti offrono strumenti aggiuntivi fondamentali per la gestione della sicurezza:

     

    Indicatori di compromissione (IoC)

    Grazie all’integrazione con fonti di intelligence, l’EDR può cercare nel parco macchine indicatori noti (file, IP, hash) che suggeriscono la presenza di una minaccia.

     

    Controllo remoto e quarantena

    In caso di infezione, l’amministratore può accedere da remoto al dispositivo compromesso, analizzarne il comportamento, isolarlo dalla rete o disattivarlo temporaneamente.

     

    Analisi storica e reportistica

    L’EDR conserva gli eventi nel tempo, permettendo di analizzare anche attacchi passati, scoprire tentativi precedentemente non rilevati e generare report utili per il team IT e la direzione.

     

    EDR on-premise o in cloud?

    Con l’aumento del lavoro da remoto, le soluzioni EDR basate su console cloud stanno diventando lo standard. Esse permettono:

    • Una gestione centralizzata da qualsiasi posizione.
    • Aggiornamenti costanti e semplificati.
    • Maggiore scalabilità rispetto a soluzioni locali.
     

    Cosa considerare prima di adottare un EDR

    Un EDR è un potente strumento, ma per funzionare richiede:

    • Competenze tecniche per l’interpretazione degli alert.
    • Gestione costante per ottimizzare le configurazioni e ridurre i falsi positivi.
    • Risorse umane per analizzare i dati, rispondere agli incidenti e mantenere aggiornato il sistema.

    Per molte PMI, l’ideale è affidarsi a un partner esterno o a un servizio gestito (MDR – Managed Detection and Response) che integri tecnologia ed expertise.

     

    EDR e siti web: perché proteggere anche i client è fondamentale

    Anche se il tuo sito web è protetto da firewall e certificati SSL, i dispositivi degli utenti aziendali che lo gestiscono o aggiornano possono essere un punto di vulnerabilità. Un malware su un laptop, ad esempio, potrebbe compromettere le credenziali di accesso al CMS o installare codice dannoso sul sito.

    Per questo motivo, su SitoWebSicuro.com consigliamo sempre di affiancare alla sicurezza server-side una protezione efficace dei dispositivi tramite strumenti come l’EDR.

     

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    Un’infrastruttura sicura parte sempre da una protezione completa, che guarda anche ai dettagli: non trascurare gli endpoint.

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