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Wordpress è sicuro? Tutto su sicurezza e protezione del sito

WordPress è sicuro? Tutto sulla sicurezza e protezione del tuo sito

10 min.

WordPress è il CMS più usato al mondo, ma anche uno dei più attaccati. La sua diffusione e l’uso massiccio di plugin lo rendono un bersaglio frequente per hacker e malware.
La domanda “WordPress è sicuro?” non ha una risposta assoluta: tutto dipende da come viene configurato, aggiornato e protetto.
In questo articolo vediamo i rischi reali, gli errori comuni e le migliori pratiche per proteggere il tuo sito in modo efficace.

Perché WordPress è un bersaglio frequente?

Perché WordPress è un bersaglio frequente

WordPress alimenta oltre il 40% di tutti i siti web al mondo. Questa diffusione capillare lo rende una delle piattaforme più attaccate dai criminali informatici. Non perché sia meno sicuro di altri CMS, ma perché rappresenta una superficie d’attacco enorme e costantemente esposta.

Gli attacchi sono spesso automatizzati: software malevoli, bot e scanner cercano continuamente vulnerabilità note su installazioni WordPress pubbliche. In pochi secondi possono individuare versioni obsolete, plugin deprecati o directory mal configurate.

Un altro fattore di rischio è l’ecosistema di plugin e temi. Migliaia di componenti di terze parti, sviluppati con livelli di qualità molto variabili, possono introdurre vulnerabilità anche gravi, spesso sfruttate prima che vengano corrette.

 In più, molti utenti installano WordPress senza conoscenze tecniche specifiche, lasciando configurazioni predefinite o dimenticando gli aggiornamenti. È proprio questa combinazione (popolarità, estensibilità e superficialità) a renderlo un obiettivo costante per attacchi di massa.

I principali rischi per un sito WordPress

I principali rischi per un sito WordPress

Le vulnerabilità in un sito WordPress possono essere sfruttate in molti modi diversi, spesso con conseguenze gravi. Gli attacchi più comuni includono:

  • SQL Injection e XSS (Cross-Site Scripting): due tra le tecniche più utilizzate per compromettere l’integrità dei dati o iniettare codice maligno nel sito.
  • Installazione di malware: attraverso plugin compromessi o file caricati, gli aggressori possono installare backdoor, trojan o script che trasformano il sito in un vettore per truffe o spam.
  • Accesso non autorizzato al backend: attacchi brute force tentano centinaia di combinazioni di username e password per accedere all’area amministrativa.
  • Temi e plugin non aggiornati: le versioni obsolete contengono spesso falle note, documentate pubblicamente, che diventano terreno fertile per exploit automatici.
  • Hosting condiviso e configurazioni errate: su piani condivisi a basso costo, un sito vulnerabile può compromettere l’intero server o subire attacchi incrociati.

Un sito WordPress non protetto può diventare inconsapevolmente parte di una botnet, essere inserito in blacklist o perdere completamente la fiducia degli utenti e dei motori di ricerca.

Errori comuni che mettono a rischio il sito

Errori comuni che mettono a rischio il sito

Molti problemi di sicurezza su WordPress non dipendono da attacchi avanzati, ma da errori evitabili commessi durante l’installazione o la gestione quotidiana del sito. Tra i più diffusi possiamo trovare:

  • Utilizzo dell’utente “admin” come nome utente predefinito: è la prima combinazione che gli script automatici testano in un attacco brute force.
  • Password deboli o riutilizzate: nomi, date di nascita, sequenze comuni vengono decifrati in pochi secondi.
  • Plugin inutilizzati e mai aggiornati: ogni plugin installato è un potenziale punto d’ingresso. Anche se disattivato, può essere vulnerabile.
  • Permessi errati su file e cartelle: dare privilegi di scrittura dove non serve espone a modifiche non autorizzate o all’iniezione di codice.
  • Mancanza di backup regolari: in caso di compromissione, non avere un backup recente significa perdere dati, contenuti e tempo.

La sicurezza di WordPress non dipende solo da quanto è “blindato” il sistema, ma anche da quanto è prudente chi lo gestisce. Le buone abitudini sono la prima linea di difesa.

Buone pratiche per migliorare la sicurezza

Buone pratiche per migliorare la sicurezza

Proteggere un sito WordPress in modo efficace significa adottare una serie di misure preventive costanti e sistematiche. Di seguito, un elenco delle principali pratiche preventive:

  • Aggiornare regolarmente WordPress, plugin e temi: ogni aggiornamento corregge vulnerabilità conosciute. Rimandare gli update espone il sito a exploit automatici.
  • Utilizzare plugin di sicurezza affidabili: strumenti come Wordfence, iThemes Security o Sucuri forniscono firewall, scanner malware, blocco IP e alert in tempo reale.
  • Limitare gli accessi all’area di amministrazione: è buona norma cambiare l’URL di login (es. /fkhwfrrt-admin), limitare i tentativi di accesso e usare autenticazione a due fattori (2FA).
  • Configurare backup automatici: scegliere un sistema che salvi copie del sito con frequenza regolare (giornaliera o settimanale) e le conservi in una posizione sicura.
  • Impostare correttamente i ruoli utente: evitare che collaboratori o autori abbiano permessi da amministratore.
  • Nascondere la versione di WordPress: piccoli accorgimenti tecnici che rendono più difficile individuare vulnerabilità specifiche.

L'importanza di un hosting sicuro

L’importanza di un hosting sicuro

Anche un sito WordPress perfettamente configurato può essere compromesso se ospitato su un server vulnerabile. La sicurezza dell’infrastruttura è un elemento spesso trascurato ma decisivo.

Un hosting economico, con decine o centinaia di siti su un unico server condiviso, espone tutti i clienti agli stessi rischi. Se un solo sito viene violato, anche gli altri possono subire conseguenze indirette, come infezioni da malware, blacklist, o downtime.

Un hosting sicuro per WordPress dovrebbe garantire:

  • Isolamento degli account: ogni sito è separato dagli altri, anche a livello di filesystem.
  • Firewall e protezione da DDoS: blocco automatico di attacchi esterni, scanner in tempo reale, filtri anti-bot.
  • Backup automatici giornalieri: conservati su storage separato, accessibili in caso di emergenza.
  • Aggiornamenti del server e PHP costanti e gestiti da professionisti.
  • Supporto tecnico specializzato su WordPress, disponibile e reattivo.

Affidarsi a un fornitore serio non significa solo maggiore sicurezza, ma anche migliori performance, minor rischio di errori critici e maggiore tranquillità per chi gestisce il sito.

Quando rivolgersi a un esperto

Quando rivolgersi a un esperto

Ci sono situazioni in cui affidarsi a un esperto di sicurezza WordPress non è solo consigliabile, ma necessario. Alcuni segnali che indicano l’urgenza di un intervento professionale includono:

  • Presenza di malware attivo o codice sospetto nel sito, con reindirizzamenti, popup non autorizzati o avvisi dai motori di ricerca.
  • Impossibilità di accedere al pannello di controllo o peggioramento improvviso delle performance del sito.
  • Blacklisting su Google o servizi antivirus, che segnalano il sito come pericoloso per i visitatori.
  • Infezioni ricorrenti nonostante i tentativi di pulizia: sintomo di backdoor persistenti o configurazioni errate.
  • Gestione di siti ad alta visibilità, e-commerce, portali istituzionali dove ogni minuto offline comporta danni economici e reputazionali.

Un esperto può eseguire una bonifica completa, rafforzare la configurazione del sito, implementare sistemi di monitoraggio avanzato e assicurare la continuità della protezione nel tempo. Inoltre, è in grado di verificare la compliance normativa, come i log obbligatori richiesti dal GDPR o dalla direttiva NIS2 per chi gestisce dati critici.

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